cenni storici

Il metodo calligrafico
E' stato il primo metodo utilizzato quando ancora non si erano focalizzate le leggi che regolano la scrittura. Detto metodo consiste nel confrontare morfologicamente due o più scritture e valutare la più o meno grande somiglianza fra di loro.
La grafonomia
Questo metodo si basa sull'applicazione delle leggi naturali della scrittura.
La grafonomia considera le leggi della scrittura nei suoi aspetti di universalità: queste infatti sono legate al gesto grafico in generale e dunque indipendenti dagli alfabeti. 
Le leggi della scrittura sono importanti nel campo peritale.
La grafometria
Questo metodo si propone di sviluppare una tecnica basata sui caratteri quantitativi proporzionali che definiscono una scrittura e che il falsario non modifica perché non evidenti.
La grafologia
Tale metodo prende le mosse dalla teoria dell’espressione … L’espressività è infatti conseguenza naturale della correlazione neuronica esistente tra le aree motorie del cortex e i centri emotivi del subcortex … Quando lo scrivere diventa automatico, l’atto scrittorio si sottrae al controllo del cortex (conscio) per assumere le modalità emotive del subcortex (subconscio).
Il movimento grafico si carica allora dei contenuti affettivi di quel momento e da atto grafico diventa gesto grafico. È questa la fase privilegiata per il metodo grafologico, che cerca di cogliere l’espressività fisiopsichica del gesto grafico cioè la manifestazione neuromuscolare, psichica e psicologica  dello scrivente. Tali modalità espressive sono state da tempo enucleate e pressoché unificate dalle varie scuole in un sistema segnico. (da Vettorazzo “Metodologia della perizia grafica …” pag. 21)
Di seguito mostro tre casi in cui un grafologo preparato riesce a riconoscere la provenienza da una stessa mano di due scritture apparentemente diversissime.
 
​​​​​​​Primo caso
tratto da: “Scrittura” n. 84 (aut. Bravo)




Secondo caso (prime tre righe e ultime due)
tratto da: “Psicologia della scrittura” (aut. Maisani)



Terzo caso
tratto da: “Grafologia delle devianza” (aut. Zucchi)

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